Affrontare le disuguaglianze: nuovi paradigmi politici e tecnologici per una giusta transizione e per l’equità dei vaccini
7 – 9 settembre 2022
Napoli
(in modalità ibrida online e in presenza)
preceduta dalla
8 ° Pre-Conferenza per giovani studiosi EAEPE 2022
6 settembre 2022
Verso un’economia e una società automatizzate e digitalizzate
Relatori della conferenza:
Laura Carvalho – University of São Paulo
“Fiscal policy, income inequality and economic growth: lessons from Latin America”
Eve Chiapello – EHESS, Paris
“Impact. What’s in a name ? How social and environmental causes are addressed in times of financialized capitalism”
Le preoccupazioni per le crescenti e mutevoli disuguaglianze stanno prendendo piede nel dibattito pubblico. La pandemia Covid-19 ha messo in luce le disuguaglianze mostrando quanto siano profonde e sfaccettate nei nostri sistemi economici, comprendendo dimensioni come l’accesso alle cure, le tecnologie digitali e le infrastrutture. Inoltre, mentre gli interventi massicci dei governi hanno contenuto in qualche modo l’esplosione delle disuguaglianze nelle prime ondate della pandemia, le preoccupazioni per l’aumento delle disuguaglianze nel medio termine sono pressanti a causa dei probabili danni a lungo termine del Covid-19 e del rischio di un ritiro troppo rapido di queste politiche, ad esempio in risposta alle pressioni inflazionistiche o alle preoccupazioni per l’eccessivo debito pubblico. La mancanza di reti di sicurezza sociale adeguate può anche esacerbare le disuguaglianze di genere e razziali nell’era post-Covid.
A livello internazionale, la pandemia ci ha ricordato ancora una volta quanto siano diversi gli impatti e le opportunità tra Paesi avanzati e Paesi a basso reddito. La capacità dei Paesi del Sud globale di utilizzare politiche fiscali e monetarie in risposta alla pandemia è stata molto inferiore a quella dei Paesi avanzati, e così il loro grado di resilienza. Inoltre, la distribuzione mondiale dei vaccini è emblematica della disuguaglianza tra il Nord e il Sud del mondo. Finora, infatti, questa distribuzione è stata molto diseguale, nonostante gli sforzi senza precedenti, come il programma internazionale Covax. Il dibattito in corso sull’equità dei vaccini evidenzia che il “nazionalismo vaccinale” può ostacolare gravemente la ripresa non solo dei Paesi in via di sviluppo ma anche di quelli sviluppati, poiché “nessuno è al sicuro finché non lo siamo tutti”.
Per realizzare le risposte di emergenza, alcune catene di approvvigionamento operano a spese di un enorme utilizzo di energia e di emissioni crescenti che aggravano e aumentano ulteriormente le disuguaglianze globali nell’accesso ai servizi energetici fondamentali. I programmi di recupero post-pandemia offrono l’opportunità di accelerare la transizione verde allineando le politiche pubbliche agli obiettivi climatici e attenuando il rischio di future disuguaglianze basate sul blocco delle infrastrutture ad alta intensità di carbonio. Tuttavia, le dimensioni dei cambiamenti strutturali richiesti e la necessità che questi avvengano in tempi brevi sollevano preoccupazioni su possibili rischi, squilibri e nuove forme di disuguaglianze derivanti da questa trasformazione epocale (rischi di transizione). In risposta a queste preoccupazioni, si sta rapidamente affermando il concetto di transizione giusta. Allo stesso tempo, è urgente aumentare gli investimenti nell’adattamento al clima, soprattutto nei Paesi del Sud globale che soffrono in modo sproporzionato degli eventi legati al clima. Anche la trasformazione digitale è emersa come un obiettivo essenziale a causa della pandemia. Accelerare la transizione digitale in determinati Paesi e regioni, in particolare, appare cruciale per ridurre il divario digitale, che si è rivelato una dimensione significativa della disuguaglianza nell’attuale crisi pandemica.
Pertanto, le vecchie e nuove forme di disuguaglianza sollevano enormi sfide e richiedono spiegazioni solide e convincenti e risposte politiche. Approcci teorici e metodologici alternativi, capaci di rappresentare e interpretare questi squilibri, sono necessari per prescrivere politiche che consentano alle economie di uscire dalla triplice crisi del nostro tempo (economica, sanitaria e climatica).
Nel 40° anniversario di “An Evolutionary Theory of Economic Change” di Nelson e Winter e del primo articolo di Dosi sui paradigmi e le traiettorie tecnologiche, la conferenza del 2022 offrirà opportunità uniche per rivisitare e riconsiderare i fondamenti delle disuguaglianze e del cambiamento strutturale, per discutere teorie alternative a livello macro, meso e micro e per arricchire il background evolutivo con spunti provenienti da campi diversi come la scienza della complessità, la biologia, gli studi politici e internazionali, lo sviluppo, gli studi di genere e del lavoro, la fisica, la filosofia, la sociologia e le scienze gestionali, tra gli altri.
L’obiettivo è quello di fornire nuove prove empiriche e nuovi spunti di riflessione ai responsabili politici per comprendere e costruire un’economia più equa, sicura, coesa, resiliente e verde.
Download EAEPE 2022 2nd CfP
Sede
Università degli Studi di Napoli Parthenope
Scuola d Economia e Giurisprudenza
Palazzo Pacanowsky, via Generale Parisi 13
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